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Archive for marzo 2014

We’re exactly equal, but we’re not the same

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Un report giornalistico del giornalista di Esquier Alex Bilmes racconta la sua esperienza di padre, la sua idiosincrasia per i padri fanatici del loro ruolo, e riflette sulla questione dell’uguaglianza tra uomo e donna nella famiglia, e nella vita più in generale. Bello da leggere, per far fuori un po’ di stereotipi di genere, degli ‘ismi’ che entrano in gioco quando si affrontano questi temi. 

We are exactly equal, but we’re not the same. And while our gender roles are not as rigid and defined as they were for our parents and certainly their parents, I know that my girlfriend still clearly performs more of what would once have been regarded as traditionally feminine duties than I do, while also putting out the bins. More than that, she feels the pull of home more than I do, and she is more conflicted about spending time away from it than I am. This is true for all our friends who have kids. It’s not that the fathers don’t struggle at all with this stuff, it’s that the mothers struggle more.

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marzo 22, 2014 at 12:17 PM

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The less hypocritical than thou game (sulla Crimea e il Kosovo)

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In cosa consiste, con buone argomentazioni, lo spiega Daniel W. Drezner, columnist del Guardian qui. Ma la tentazione del Less hypocritical than thou game sembra irresistibile, quando riguarda gli Stati Uniti. O meglio il gioco riguarda solo, generalmente, gli Stati Uniti, insieme a un paio di altri soggetti:  Israele, l’Occidente (a guida Stati Uniti) se si rimane in tema geopolitico; il capitalismo, il mercato, i ricchi, nelle versioni socioeconomiche. Rimanendo sul tema, ecco le regole del gioco elencate da Drezner:

Contrarians and critics of American foreign policy like to play a game called Less Hypocritical Than Thou. The rules are simple:

Rule No 1: seek out the narrative about a global crisis triggered by some “bad” international actor;

Rule No 2: point out the ways in which the US has done the very same thing at some point in recent history;

Rule No 3: stress the need to perceive world politics from another point of view;

Rule No 4: revel in the hypocrisy of your intellectual adversaries;

Il less hypocritical than thou game emerge inevitabilmente, prima o poi, nelle discussioni su temi di politica internazionale, e di economia.  Affrontarlo non è facile, perché di solito le confutazioni di analogie che appaiono immediate richiedono argomenti complessi, non altrettanto impressionanti. Sulla questione ‘Kosovo – Crimea differenze e somiglianze’, l’articolo di Drezner sottolinea alcuni argomenti forti. Tra questi ve ne sono molti di carattere giuridico, come la risoluzione dell’Onu che giustificò l’intervento della Nato, e altri descritti dall’analista.

Ma l’aspetto che mi sembra più rilevante è di carattere sociale: l’intervento in Kosovo è arrivato dopo qualche anno di scontri sanguinosi ed episodi di violenza terribile per l’autonomia, e svariati tentativi di soluzione diplomatica della crisi. Invece in Crimea il referendum è arrivato in un momento di tranquillità, senza alcun tentativo precedente di negoziare il passaggio alla Russia, e in uno stato di occupazione di fatto da parte di quest’ultima (e complimenti a Putin per la furbizia politica).  Vi furono in Kosovo benefici:  l’intervento Nato aiutò la stabilizzazione politica dell’area, e soprattutto consentì la graduale cessazione delle violenze, fino alla ‘dichiarazione d’indipendenza’ di quel paese. E’ possibile – non sono in grado di rispondere – che ne siano derivati anche benefici per gli interessi particolari degli Stati Uniti, ma tutto sommato questo è un aspetto di stretto interesse geopolitico.

In Crimea il passaggio alla Russia sarà invece probabilmente la premessa di altre crisi e instabilità e violenze, di cui è difficile prevedere i  risvolti politici e la portata. Putin, che non è affatto sprovveduto, lo sa, e al di là delle considerazioni giuridiche e geopolitiche, è questo elemento di forte irresponsabilità che caratterizza l’iniziativa russa in Crimea e in Ucraina, mi pare, il vero fattore discriminante rispetto all’intervento occidentale in Kosovo. Fattore che evidenzia anche l’irresponsabilità, per fortuna meno pericolosa, di chi gioca al less hypocritical than thou game.

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marzo 20, 2014 at 8:04 PM

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